Il Natale è il periodo dell’anno che più di tutti preferisco, questo in maniera particolare visto che sarà il primo trascorso con la mia bambina. Quel breve lasso di tempo, vissuto tra preparativi, pacchi e pacchetti, regali da fare, budget da rispettare, cene da disporre con minuzia di particolari, abiti da indossare nei giorni di festa e tanti altri piccoli, ma importanti, dettagli che faranno la differenza e aggiungeranno quel tocco di sale in più: ecco, per me il Natale è tutto questo ogni anno.

Persino la carta con cui impacchetto i regali non è mai lasciata al caso.

Dalla quindicina di Dicembre, fino più o meno all’Epifania di Gennaio, musica e programmi televisivi, libri e riviste, passeggiate e discorsi… Il Natale è presente un po’ in tutto. Diventa davvero il refrain ricorrente di un periodo bellissimo che purtroppo va sempre più perdendosi col passare degli anni.

I doni? Naturalmente, sono pensati e studiati attentamente in base ai gusti, alle necessità e alle preferenze di familiari e amici.

Scegliere il primo regalo natalizio per la bambina, ad esempio, è stato bellissimo. Discussioni a parte con mio marito (io punto sui giochi educativi, lui su quelli casinari), impacchettarlo è stato un vero tripudio. Alla fine abbiamo optato per due giochi che rispondessero e accontentassero la volontà di entrambi (noi genitori???).

Ancora, un po’ per fronteggiare una crisi che non concede sprechi, un po’ perché mi va di mettere in moto la creatività senza affidare il tutto a commesse e commercianti, ho puntato tanto sul fai da te. Prodotti preparati con le mie manine, cesti confezionati (e non preconfezionati) con alimenti e cibi utili o per niente scontati, articoli su “misura” e così via. I miei pezzi migliori? I biscotti fatti in casa abbinati a tea super raffinati e la composè di ananas e frutta secca.

Per Amaranta? Un vestitino da Babba Natale e il bavaglio con la renna. Ovvio!