Archive for 29 settembre 2011

Nel vostro guardaroba A / I 2011 non può mancare…

… il cappello cloche

Trendy e raffinate, eleganti e dal sapore squisitamente retrò. E’ esattamente così che apparirete semplicemente indossando una bella cloche. Di cosa sto parlando? Del cappello di origine francese, creato dalla stilista Caroline Reboux, il cui nome sta ad indicare la tipica forma leggermente arrotondata e poi scampanata che questo copricapo assume sulla testa di chi lo indossa (tradotta in italiano la parola “cloche” significa proprio  “campana”) . Realizzata generalmente in feltro o in panno, la cloche prevede che la fronte sia totalmente coperta e che siano visibili sotto di essa soltanto gli occhi. Occhi da truccare in maniera sobria, privilegiando invece le labbra, che andranno definite con un rossetto rosso molto acceso. Definito “accessorio di alta moda” dalle migliori riviste del settore, oggi questo cappello sta tornando alla ribalta delle passerelle grazie anche al ritorno prorompente dello stile vintage. Mio marito me ne ha regalato uno giusto il mese scorso, dell’ultima collezione di Sandro Ferrone, veramente molto bello. E’ arancione (uno dei colori vintage per eccellenza) con un fiocchetto di pelle nera sul davanti. Ha una forma leggermente appuntita e sta benissimo col mio nuovo taglio di capelli a caschetto: io e la mia cloche siamo molto anni ’50, infatti 😀 . Con un cappotto a giacca dal taglio retrò e un vestitino a trapezio è il top!

Nel vostro guardaroba A / I non può mancare…

,,, la camicia Cow!

Quest’anno va davvero molto di moda! Non c’è infatti brand né catena che si rispetti che non ne abbia proposto  almeno un modello. Si vede ovunque e a costi, spesso, decisamente molto accettabili. Trovata quella che fa per noi, è veramente un peccato farsela scappare! La prima volta che ne ho presa una in mano io, infatti, durante gli ultimi recenti giorni di shopping, non ne sono stata molto entusiasta. Complice forse il tessuto rigido, che le conferiva un taglio molto maschile e la faceva sembrare più una tovaglia da pic nic con le maniche che una camicia degna di nota, ho pensato che no, assolutamente no, quella “cosa” non sarebbe mai entrata nel favoloso mondo dei miei vestiti! Quella, infatti. Perché esattamente una settimana dopo, e dopo aver visionato decine di altre camicie simili, me ne è capitata tra le mani una davvero molto carina. Anzi, visto che semplicemente “carino” non è un aggettivo che amo usare per definire i miei capi, mi correggo e dico: “davvero bella!”. Stretch, con maniche a tre quarti ripiegate ed “allungabili”, di un soft color avana e con borchiette (indispensabili, richiamano lo stile camperos) e bottoncini al punto giusto. E voi? Che aspettate? Ve la siete procurata la camicia Cow da mettere (rigorosamente) sotto un paio di jeans non troppo skinny, a loro volta infilati negli stivali?